NONTISCORDARDIMÉ: IL RISVEGLIO

Io sono ciò che porta alla scelta intrinseca di ogni Essere Umano.
Vi guardo nella vostra scelta,
vi sussurro parole di incoraggiamento.
Con un soffio continuo, cambio il movimento del vortice alchemico,
facendo in modo che le nebbie si trasformino in materia.
L'arrivo è incolmabile.
La vita si protrae di fronte a voi,
le scelte sono infinite.
La decisione, il libero arbitrio è vostro
anche se il destino è già deciso nel suo tronco più solido.
Ogni scelta è un fiore, è vita, è movimento,
nel Respiro naturale di tutto ciò che È.
Plasmarsi con essa,
permettendosi di avvolgersi sinuosamente e con Amore,
permette la bellezza della nascita fiorente.
Io sono l'Universo Infinito del Respiro dell'Amore
per ogni viaggio intrapreso dall'Essere Umano.
Faccio parte tanto dell'Essere che dell'Umano,
non faccio distinzioni.
Sono la continuità e l'Unità di tutto,
non c'è né Morte né Vita.
Sono il Risveglio dell'Essenza.
Sono la Bellezza dell'Amore Incondizionato dell'Umanità.
Sono il Ritorno e la Partenza del Ritorno alla Partenza.
Sono il Sogno che poggia le sue radici sull'illusione della materia.
Non ti scordar di me...

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Realizzato Estate 2019 Misure H.89cm x L.130cm
Tecnica -- Tempere Acriliche;
Supporto – Tavola di legno vecchio

Questo dipinto si è manifestato pochissimo tempo dopo che avevo finito di fare il quadro “Il Maestro” e sento che contengono un'energia molto simile. Anche qui, infatti, per me c'è una forte presenza archetipica in quanto si sente la vicinanza del Grande Mistero, lo Spirituale, che ci tocca tutti e che, nelle perole che emergono, ci esorta a Risvegliarci per ricordare la sua Presenza, per ricordare la Ciclicità delle nostre vite e l'importanza, durante quest'ultima, delle nostre Scelte.

L'immagine di questa opera è emersa a poco, a poco, in un modo molto particolare e sorprendente. Quando ho preso il pannello per fare il quadro e ho cominciato a prepararlo, non avevo idea di quello che sarei andata a dipingere, avevo solo la spinta di voler dipingere e in particolar modo su quel pannello, un vecchio piano di una tavola da cucina. Ma mentre facevo il lavoro di preparazione (stuccatura, scartatura, colore di fondo ecc.), ho notato che si stavano formando una serie di macchie casuali e a mia grande sorpresa ci ho intravisto un volto. Quando ho visto questo volto mi si è accesa la curiosità e mi è venuto di accentuarlo, di renderlo più chiaro, di farlo emergere semplicemente giocando con le nuvole e con sfumature di luce e di ombra.

Anche il resto del quadro si è evoluto casualmente. Ho permesso alle idee di affiorare via, via, dando libero sfogo a ciò che voleva esprimersi, senza pormi tante domande, e senza mai sapere con chiarezza cosa stavo creando o quale sarebbe stata l'immagine conclusiva. E' stata un esperienza molto bella far nascere quest'immagine. Mi hanno attraversato tantissime emozioni: stupore, gioia, sorpresa, soddisfazione, libertà, sollievo, solo per menzionarne alcune. Ma le più costanti, oltre alla curiosità che mi ha accompagnata sempre (ed è tra l'altro quella che ha permesso al quadro di mettersi in luce), sono state le emozioni di pace e di calma, che derivavano dal senso della naturale inevitabilità e continuità del movimento infinito della Vita.