IL MAESTRO

Io sono colui che dentro di sé porta un messaggio.
Io sono il Maestro che con intensità, chiarezza e movimento
porta alla comprensione di ciò che non è umanamente comprensibile.
Sono fatto di colori riflessi che cambiano a seconda di come mi guardi,
non sono mai fermo,
e porto il mio insegnamento a coloro che si danno il Tempo e il Silenzio
di guardarmi in profondità,
con attenzione e con il cuore aperto.
Non sempre sono considerato bello e piacevole,
ma chi ha occhi per vedere,
noterà certamente la bellezza delle dissonanze.
C'è chi mi troverà pesante, invasivo, poco contenibile o spiegabile,
ma non importa,
io sono qui che danzo la mia danza solitaria,
cammino sulla scacchiera rotante della vita
godendo del gioco armonioso tra una luce ed un altra
e sfuggendo quando voglio dal contenimento e l'obbligo di direzione.
Permetto a chi mi guarda di fare un processo di liberazione, di fioritura,
tra il comprensibile e l'incomprensibile,
tra il visibile e l'invisibile
e il loro matrimonio Sacro.
Io sono un Maestro di Gioia che va oltre la comprensione dell'intelletto.
Amatemi per quello che sono, senza porvi troppe domande.
Io vi Amo e vi porto il dono più grande: la Trasformazione

Per saperne di più

Realizzato Primavera/Estate 2019, Misure H.120cm x L.80cm
Tecnica -- Mista: Tempere Acriliche; DVD di Risonanze magnetiche; vetri levigati dal mare; foglia oro e argento.
Supporto --- Legno compensato, lavorato con pasta di Travertino Romano;

Per creare questo quadro ho utilizzato i dischetti delle risonanze magnetiche della malattia di mio figlio. Erano rimaste in un armadio per molto tempo dopo la sua morte e alla fine è arrivato il momento quando, sia io che il mio compagno, abbiamo sentito che lì non potevano rimanere e che c'era bisogno di fare qualcosa.

Abbiamo compreso l'importanza e la necessità di trasformare in qualche modo la vibrazione che contenevano e sentivamo anche che semplicemente gettarli in un cestino era sbagliato, quasi improprio verso un energia così grande che ci aveva stravolto la vita.

E' da qui che mi è venuta la proposta di creare con loro un opera e anche se non avevo idea di cosa o come, speravo che attraverso questo atto sarei riuscita a migliorare emozioni, visceralmente annodati a quei dischetti, che rischiavano di diventare profondamente distruttive.

Mi ci è voluto molto tempo prima di riuscire a mettere in atto quest'idea, ho dovuto elaborare le emozioni fino a che non ero pronta, e spesso prendevo in mano i dischetti solo per poi riporli senza fare niente, ma una volta che ho cominciato ho lavorato quasi senza sosta fino alla conclusione.
Mentre componevo il quadro lavoravo di lato, quindi l'immagine che si è formata è stata del tutto casuale alle mie percezioni visive, ma quando sono arrivata a fine e ho guardato l'immagine per il verso in cui intendevo appenderlo, stupefatta, ci ho intravisto (personalmente) la forma di un bambino dalle tante braccia che danza gioioso, e ho pianto lacrime di sorpresa e di gioia.

Quando poi finalemente sono arrivata a leggere cosa avesse da asprimere a parole quest'Opera, personalmente ho trovato interessante notare quanto sia forte la presenza archetipica della malattia stessa e mi ha colpito tanto il fatto che si esprime come un “messaggero” e un “trasformatore”.
Mi ci è voluto tanto tempo per assimilare questo concetto ma a mio avviso, per quanto possa essere difficile accettarlo, le malattie in fondo portano sempre un messaggio personale per ognuno di noi in cui ci viene richiesto di penetrare, ed hanno inoltre un potenziale fortemente trasformativo, sia che ci spingano a guardare dissonanze nel nostro corpo, nella nostra psiche o nella nostra vita, sia che ci si ritrovi a dover varcare la soglia tra la vita e la morte.